Un pomeriggio culturale al Borgo, immersi tra musica, letteratura, storia e vino
Sabato 13 novembre 2021
Pensate un po’…. Giovanni Pietro Paravicini medico, filosofo e fisico, così tanto declamato in questo scritto del 1942 di Giustino Renato Orsini, è colui che ha fatto costruire la parte seicentesca del nostro piccolo borgo ed ha fatto realizzare tutti i dipinti presenti sulla facciata del palazzo e nella bella sala del camino. Questo per dire cosa? Ma semplicemente che sono passati tre secoli e mezzo e finalmente la cultura torna a frequentare questi luoghi 😊
Oggi, 13 novembre 2021, è per noi una data storica… un piccolo gruppo di persone provenienti da Bergamo, dalla Brianza e qualcuna anche dal nostro territorio, si sono infatti ritrovate, in modo semplice e raccolto per ascoltare un vero e proprio viaggio attraverso luoghi, vicende, atmosfere, musiche, aneddoti e misteri che avvolgono i romanzi di Lorenzo Della Fonte.
Lorenzo Della Fonte è davvero un personaggio, disarmante per cultura ma soprattutto per la naturalezza e semplicità con cui ti parla. Musicista, compositore, docente al Conservatorio, direttore d’orchestra internazionale, e da alcuni anni anche scrittore di romanzi. I suoi racconti sono un articolato intreccio di vicende storiche realmente accadute e personaggi di fantasia, assolutamente coerenti con tutto il contesto storico, che si muovono all’interno della trama e riuniscono il racconto sotto un unico filo conduttore.
“Chopin non va alla guerra” è un romanzo ambientato in bassa Valtellina e sull’Alto Lario ai tempi della Prima Guerra Mondiale. Il libro si apre con il Concerto per tromba e orchestra in MI maggiore di Hummel… Lorenzo ci ha raccontato la vita che si svolgeva al Forte Montecchio di Colico, in attesa di una possibile invasione delle truppe tedesche dalla vicina Svizzera (invasione peraltro mai avvenuta), il suono della tromba che dava la sveglia al primo mattino e l’incontro del giovane trombettista con Livia, una donna misteriosa che suonava il pianoforte nel piccolo paese di Dongo. Durante i racconti abbiamo ascoltato le musiche che formano una vera e propria colonna sonora del libro…
Il pomeriggio è volato in una atmosfera rilassata e familiare, tra i racconti di Lorenzo e dei piccoli momenti di degustazione dei prodotti del nostro amico Albino di Retrobottega, accompagnati dai vini degli amici della Cooperativa Agricola Terrazze dei Cech!
Abbiamo assaggiato la mascherpa con la pesteda, il matusc di Dazio, il formaggio stravecchio del Duca e come gran finale uno Storico Ribelle stagionato 2019… il tutto degustando il bianco Delor (prodotto prevalentemente da uve chardonney) ed i rossi Selezione e Audere (nebbiolo in purezza).
Si è conclusa così una giornata intensa che ci rimarrà nel cuore e nei pensieri per parecchio tempo, abbiamo riscoperto e inaugurato i nuovi spazi restaurati di Borgo Selvapiana… i proprietari Pierangela e Pinuccio hanno partecipato all’evento, ed erano visibilmente soddisfatti e commossi al pensare che tutti gli sforzi fatti per acquistare e recuperare il borgo stanno finalmente iniziando a ridare vita e valore a questi luoghi.