Un tuffo nella storia del palazzo…
Non conosciamo ancora tutta la storia che avvolge il nostro piccolo borgo… ma un po’ alla volta siamo riusciti a ricostruire alcune informazioni sulla sua origine e sulle varie fasi che si sono succedute, tanto da consentirci di raccontarvi un vero e proprio viaggio nel tempo.
In origine, non sappiamo esattamente quando, c’erano solo prati e campi coltivati a cereali, vigneti, orti… solo un piccolo edificio esisteva in mezzo a questi prati ed aveva a piano terra una piccola stalla (che adesso è il nostro ufficio accoglienza) ed ai piani sopra ben altri tre piani di locali rurali per i contadini e forse per l’essicazione dei cereali.
Successivamente, questo piccolo edificio sperso in mezzo ai campi coltivati venne ampliato costruendogli in adiacenza un grande locale per la torchiatura delle uve, dove trovava posto un antico torchio romano e alcuni locali per i contadini, tra cui una “cucinaccia” con una grande “camino abitabile” dove le persone stavano ravvicinate al fuoco per riscaldarsi nei mesi più freddi. Questo locale, annerito dal tempo e dal fumo del camino è rimasto così… come se i secoli fossero passati senza lasciare traccia.
E qui viene il bello!!!! … Siamo nel milleseicento e compare nella nostra storia un personaggio significativo: Petrus Paravicinus Medicus. Pietro, noi qui in casa lo chiamiamo così 😉, fece ampliare ulteriormente il palazzo fino a farlo diventare come lo vediamo oggi e fece realizzare i dipinti in facciata dedicati a San Giuseppe, alla Annunciazione e alla Madonna col Bambino con ai piedi i Santi Pietro e Paolo.
Giustamente, e aggiungerei per nostra fortuna, si è anche fatto ritrarre in un riquadro dipinto nella sala più elegante del palazzo, pensate un po’…, addirittura in compagnia di Aristotele!
… molto curiosa, proprio all’interno della sala del camino, è la presenza sull’intonaco di una iscrizione a sanguigna (una matita a base di ferro) che riporta la data del 1648 ed il disegno di alcune croci e di alcuni simboli molto misteriosi… chissà chi è passato e perché ha voluto lasciare la traccia del suo passaggio…
Siamo dunque alla fine del XVII secolo e non è ancora finita qui, forse tra la fine del millesettecento e l’inizio del milleottocento venne costruito l’edificio del nuovo torchio con annesse stalla e fienile e successivamente la casa che noi chiamiamo “della Teresina”.
Ci sono sicuramente ancora molte cose da scoprire che solamente una ricerca accurata partendo dagli archivi storici e parrocchiali della Costiera dei Cech potrà fare emergere… fortuna vuole che Petrus Paravicinus Medicus fosse un personaggio abbastanza importante, che fece addirittura erigere una cappella barocca nella chiesa parrocchiale di Dazio con all’interno il ritratto suo e di sua moglie Anna. Nella cappella peraltro ritroviamo anche la rappresentazione del cigno, simbolo storico della famiglia nobile dei Paravicini, che è presente anche dipinto sulla facciata del nostro palazzo.
Chiudiamo qui il nostro piccolo racconto storico; vi aspettiamo da noi per mostrarvi coi vostri occhi questo luogo incantato, dove avrete la possibilità di ritornare indietro nei secoli e immergervi nella riscoperta di questo piccolo mondo.